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Cultura e impresa: l'accordo con il Museo dei Vescovi

Cultura e impresa: l'accordo con il Museo dei Vescovi

Il Museo dei Vescovi “Mons. Francesco Minerva” ha presentato ufficialmente l'accordo trentennale con Farmalabor. Alla base di questo accordo c’è la Responsabilità Sociale d’Impresa, uno dei temi centrali nelle attività dell’azienda farmaceutica pugliese.

L’obiettivo dell’incontro è dare risalto all’imprenditoria della Provincia BAT, che realizza e supporta progetti d’interesse anche culturale, per la crescita responsabile del territorio. L’evento ha visto la partecipazione di Loredana Capone, Assessore all’Industria culturale e turistica della Regione Puglia, che ha riconosciuto nell’accordo una best practice da esportare.

«Il rapporto pubblico privati, cultura ed economia è uno dei cardini del piano strategico del turismo e della cultura della Regione – ha affermato l’Assessore Capone – Questo è il modo migliore per far crescere l’occupazione investendo sulla cultura e diventa anche una buona occasione per sviluppare un turismo che punti sulle bellezze culturali e paesaggistiche della Puglia da visitare tutto l’anno».

Sergio Fontana (Amministratore unico Farmalabor) ha sottolineato la felice sinergia fra cultura e impresa: «La cultura è un investimento fruttuoso sotto il profilo economico. Sono convinto che la valorizzazione del territorio non sia solo un fattore di crescita culturale e morale ma anche uno straordinario motore di sviluppo economico, capace di portare benefici all’intera comunità.

Con uguale entusiasmo, hanno partecipato all’evento anche Mons. Felice Bacco (Legale rappresentante del Museo dei Vescovi), Ernesto La Salvia (Sindaco di Canosa di Puglia), Laura Ruggiero (Vice Presidente vicario di Confindustria Bari-BAT e Coordinatore del Forum RSI), Francesco Spina (Presidente della Provincia BAT) e Ruggiero Mennea (Consigliere Regionale e Commissario della commissione delle attività produttive della regione Puglia). Al termine dell’incontro, si è tenuta la pre-inaugurazione a porte chiuse della mostra “Le parole non dette. Scoperta di un ventaglio inedito, tecniche incisorie, fotografie e alcuni piccoli oli da collezione privata”, quasi tutti inediti suGiuseppe De Nittis, realizzata dai curatori dal Museo dei Vescovi Sandro Giuseppe Sardella, Vittoria Valentina Pelagio e Michela Cianti.

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